L'olio extravergine d’oliva Forina è ottenuto esclusivamente dalle pregiate cultivar coratina e cultivar peranzana, attraverso una molitura condotta esclusivamente a freddo.
Questo procedimento ci permette di valorizzare al meglio le qualità benefiche dell’olio extravergine d'oliva, conservandone l'intenso profumo di olive appena frante che crea un sapore autentico.
Attraverso l'utilizzo di olive al 100% italiane lavorate in impianti a ciclo unico si custodisce un alto numero di polifenoli, potentissimi antiossidanti e ottime quantità di vitamina E, la cui combinazione protegge le cellule del corpo dal danno ossidativo.
Forina Oli nasce a Canosa di Puglia nel 1957 da una lunga tradizione familiare che ha sempre avuto come punto cardine l'amore ed il rispetto per la natura.
La nostra visione aziendale è quella di dare priorità alla natura, investendo in produzioni sostenibili, producendo un olio extravergine d'oliva di alta qualità.
Noi di Olio Forina siamo sempre focalizzati sull’intento di valorizzare il territorio pugliese, coltivando esclusivamente cultivar autoctone: la coratina e la peranzana, creando così un olio extravergine al 100% italiano.
Con il fine di rinnovarci costantemente abbiamo lavorato, nel corso degli ultimi anni, ad un cambiamento ancor più proattivo verso la rivalutazione del territorio attraverso eventi come "Frantoi aperti" per far riscoprire la bellezza del territorio pugliese e l'importanza dello scegliere un Olio Extravergine d’Oliva di qualità nella vita di tutti i giorni, dando il giusto peso all'importantissimo "oro verde".
Olio Forina nasce in Puglia, per la precisione nella città di Canosa di Puglia, città nel territorio del nord barese, storicamente legato alla coltivazione degli uliveti ed alla coltivazione campestre.
La fondazione di Canosa di Puglia risale all'età del bronzo, ma la leggenda narra che fu fondata dall'eroe dell'Iliade Diomede.
Nel corso dei secoli, Canosa diviene un importante centro commerciale ed artigianale, specie di ceramiche e terrecotte. Nel 318 a.C. la città divenne alleata di Roma, accogliendo i Romani anche nel 216 a.C. dopo la disfatta di Canne, piccolo villaggio nei pressi dell'Ofanto, ad opera di Annibale.
Dall'88 a.C. diventa municipium e beneficia del passaggio della via Traiana (109 d.C.) e della costruzione dell'acquedotto di Erode Attico (141), di un anfiteatro, di mausolei ed archi.
Oggi è possibile riscoprire la traccia lasciata da queste civiltà grazie ai luoghi che ne conservano l'infinita bellezza come il Museo Archeologico Nazionale di Canosa, il Parco Archeologico di San Leucio, la Cattedrale di San Sabino, gli Ipogei Lagastra, il ponte romano e l'arco di Traiano.
Canosa di Puglia oggi è una città prevalentemente basata su un'economia agricola, con un'espansione nel settore del turismo grazie ai molteplici reperti donati dalle popolazioni passate.